Monumenti

Il Castello

Il Castello vero e proprio già della famiglia Roero di Cortanze nel XIV e da questa ristrutturatoalla fine del Seicento, ha purtroppo in gran parte perduto l’originaria fisionomia per assumere le fattezze di un elegante dimora signorile di campagna. Tuttavia sul lato nord la fortezza cinquecentesca, con le sue bocche da fuoco e le feritoie delle casematte è rimasta quasi intatta. Il Castello è caratterizzato dalla massiccia torre cilindrica ornata da archetti pensili e merli guelfi e dal portale tipicamente settecentesco sovrastato dallo stemma dei Roero di Cortanze. Al castello di Calosso è legata la storia di Sant’ Alessandro Sauli, vescovo di Pavia (Diocesi da cui dipendeva allora Calosso) che nel 1592, durante una sua visita pastorale, venne sorpreso da grave malattia e fu dapprima ospitato dal parroco di Colosso e in secondo momento dal proprietario del Castello, Ercole Roero di Cortanze. Era l’11 ottobre 1592 quando Alessandro Sauli spirava e fu tale l’impressione suscitata dalla sua morte che nel 1683 la Camera del Castello in cui si spense venne convertita, in primo tempo, in pubblico oratorio e successivamente in cappella ed è tradizione ormai da diversi anni che i proprietari ogni 11 ottobre facciano celebrare in suo ricordo la Santa Messa. Il castello è sempre stato privato ed è passato quasi sempre per via femminile, partendo dai Roero di Cortanze, dai Colli di Felizzano, dai Gavigliani, dai Gloria, dai Ferretti di Castel Ferretto, si è giunti ai Balladore - Pallieri, attuali proprietari. Il Castello fa parte del circuito dei “Castelli Aperti”, e nelle giornate di visita, i proprietari accompagnano i turisti attraverso l’antico salone, con stucchi tipicamente settecenteschi, la Cappella dedicata a Sant’Alessandro Sauli, i sotterranei, che danno risalto dimostrando come era la fortezza e il parco da cui si gode un panorama incantevole a 360°.

Chiesa di San Martino

La chiesa parrocchiale intitolata a San Martino di Tours, vescovo e confessore, è stata costruita tra il 1680 e il 1699 sull’area ove era ubicata la precedente chiesa attestata fin dal XIII secolo. Viene ampliata del coro e delle due navate laterali tra il 1872 e il 1879. Il suo interno riccamente decorato si presenta a tre navate con presbiterio quadrangolare delimitato da balaustra, coperto da cupola su pennacchi, e terminante con profondo coro semicircolare con stalli coperto da volta a botte lunettata e semicatino absidale; l’altare maggiore in marmo scolpito è sopraelevato di tre scalini rispetto al presbiterio dotato di tronetto per esposizione eucaristica, crocifisso e baldacchino sommitale. A sinistra del coro si trova la cappella dedicata alla Madonna del Rosario voltata a vela mentre a destra la sacrestia coperta da volta a botte con teste di padiglione comunicante con il campanile, con la navata di destra e con l’adiacente canonica. Il presbiterio e fiancheggiato da due coretti laterali, uno dei quali conduce al pulpito marmoreo novecentesco. L’accesso principale alla chiesa avviene dalla navata centrale, coperta da volte a botte con lunette e dotate di incatenamenti metallici, mediante bussola lignea con soprastante tribuna con organo. Accanto alla bussola della navata di sinistra si trovano le tre statue originali provenienti dalla facciata, a seguire la cappella del Sacro Cuore e un vano confessionale che conduce al coretto a lato del presbiterio.

Il Teatro Comunale

l Teatro Comunale di Calosso è situato nel centro storico del Comune di Calosso, p.zza Umberto I. Si tratta di un edificio storico costruito nel 1930, ricavato nel terrapieno, quasi all'apice della collina del centro storico del paese; fu realizzato per diversi scopi, in particolare le manifestazioni scolastiche, il cinematografo ecc... Nel tempo l'edificio è stato più volte oggetto di restauro e lavori atti ad attualizzare il teatro e a garantire nel tempo un buon stato di conservazione del bene e a tutt'oggi la completa fruibilità. Tuttavia al fine di poter utilizzare alcuni locali posti al piano superiore del Teatro ma con un accesso agli stessi solo dall'esterno si è reso necessario realizzare una scala interna di comunicazione fra i due piani, ricavata da un vecchio pozzo, posto sotto la pavimentazione dell'entratata al piano terra, soprastante il teatro dove sono posti i locali a servizio dell'attività teatrale.